Aniversario de la muerte de don Giussani y del reconocimiento pontificio de la Fraternidad

21/02/2015 | 19:30 | Italia / Italy | Pesaro
Madonna delle Grazie

Mons. Piero Coccia - Arcivescovo di Pesaro

In occasione del X anniversario della “nascita al Cielo” di don Luigi Giussani e dei sessant’anni del Movimento di Comunione e Liberazione, tante persone hanno partecipato alla Santa Messa celebrata sabato 21 febbraio nel Santuario della Madonna delle Grazie, grate al Signore per il dono di questo sacerdote che – come ha scritto don Julian Carron – ha reso Cristo così affascinante da farlo diventare per molti la Presenza più cara della vita, introducendo una pienezza di umanità inimmaginabile senza di lui.
L’assistente del Movimento don Giuseppe Gaudenzi, insieme a don Lino Capriotti, don Marino Mancini e don Daniele Federici hanno presenziato alla concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia, la cui persona, come ha sottolineato Mauro Zagaria responsabile della Fraternità di Pesaro, è, insieme a quella del Vescovo di Roma, garanzia della nostra fede, “che altrimenti sarebbe destinata a soccombere tra le tante interpretazioni del fatto cristiano generate dall’uomo”.
L’Arcivescovo ha ricordato la “vitalità e l’”attualità” del carisma di don Giussani, dimostrate anche dal fatto “che la causa di beatificazione, avviata su istanza dell’Arcidiocesi di Milano, è stata sollecitata da tante richieste di persone che hanno incontrato il Movimento di Comunione e Liberazione come esperienza decisiva per scoprire o riscoprire la fede nel Signore”.
Don Giussani, ha detto mons. Coccia riferendosi alle letture della prima domenica di Quaresima, ha testimoniato che “il cristianesimo è l’esaltazione della realtà concreta”: una realtà, certo, segnata dalla fragilità e minacciata dalle “acque distruttive” di un “diluvio” che sempre si rinnova nella storia, ma già salvata dalla Risurrezione di Cristo, che ha sancito un’alleanza indistruttibile tra Dio e l’uomo.
Unica alternativa al nulla è questa Alleanza, questo “Alius” per eccellenza, che si è reso vicino a noi: “vicino” non nel senso di “prossimo” o “accanto”, ma nel senso di “in mezzo” a noi, “tra” noi.
La ricorrenza dell’anniversario della morte di don Giussani cade quest’anno alla vigilia dell’udienza che Papa Francesco ha concesso a tutto il Movimento il 7 marzo prossimo in Piazza San Pietro: don Giuseppe Gaudenzi ha perciò ricordato l’intenzione di preghiera comune a tutte le celebrazioni tenutesi in Italia e nel mondo: “Chiediamo al Signore la grazia di vivere fino in fondo l’invito di Papa Francesco a preservare la freschezza del carisma…rinnovando sempre il “primo amore”…sempre sulla strada, sempre in movimento, sempre aperti alle sorprese di Dio”.